Elena Tosi

Psicoterapia della Gestalt

L’elaborazione della Gestalt trova i suoi fondamenti soprattutto da Fritz Perls.

Possiamo dire che la Psicoterapia della Gestalt sia il frutto di un’elaborata sintesi coerente fra più correnti filosofiche, metodologiche e terapeutiche Europee, Americane e Orientali, il cui “tutto è diverso dalla somma delle parti”.

In tale approccio si pone l’accento sulla presa di coscienza dell’esperienza attuale cioè il qui e ora, restituendo  dignità al sentito emozionale e corporeo. Si tratta dunque di una prospettiva unificatrice dell’essere umano dove sono integrate le dimensioni sensoriali, affettive, intellettuali, sociali e spirituali.

Come funziona la Psicoterapia della Gestalt ad approccio fenomenologico esistenziale?

Questo tipo di approccio si presenta come una forma di aiuto che sostiene ed accompagna la persona nel vedere più chiaro dentro sé stessa, nello scoprire e nello sviluppare risorse latenti, seguendo il principio dell’aiutare ad aiutarsi.

Le azioni su cui si concentra la psicoterapia della Gestalt sono quelle che permettono alla persona di fluire nel tempo il più serenamente possibile accogliendo gratificazioni ma anche le eventuali frustrazioni dell’esistenza.

La psicoterapia della Gestalt non si fonda su un approccio di tipo interpretativo causa-effetto e non vede dunque il miglioramento della qualità di vita nella comprensione delle cause dei problemi. Piuttosto che il sapere perché si preferisce il sentire come, in quanto rappresenta il reale motore per il cambiamento e la possibilità di sperimentare un percorso con nuove soluzioni.

La Gestalt dunque incoraggia in qualche modo a navigare secondo la propria corrente personale piuttosto che contrastarla.

Essere ciò che sono prima di essere in qualsiasi altro modo.

Preghiera della Gestalt

“Io sono io. Tu sei tu.
Io non sono al mondo per soddisfare le tue aspettative.
Tu non sei al mondo per soddisfare le mie aspettative.
Io faccio la mia cosa. Tu fai la tua cosa. 
Se ci incontreremo sarà bellissimo; 
altrimenti non ci sarà stato niente da fare.”

Fritz Perls